martedì 14 aprile 2020

Sulla Via

Atti 3, 1-10 ; Luca 24, 13-35


Uno storpio ai margini che desidera camminare;  due discepoli, uno senza nome, dal cuore triste in direzione ostinata e contraria: icone del profondo vero desiderio di felicità mutilato, impedito dalla mondanità che non ti offre salvezza ma solo illusioni. 



Il tema è il camminare, nella direzione corretta , con la compagnia giusta.

Di fronte a queste situazioni l’annuncio di un incontro: il crocifisso risorto, l’unica ricchezza.
Pietro condivide questo dono, la sua esperienza con il vero amore: Gesù.
E così anche  i due discepoli sconsolati fanno esperienza di questo amore, arde il loro cuore. E dopo una sosta eucaristica riprendono strada.

E così si rimettono in cammino sulla Via.

In questo periodo vedo quanto sono effimeri i lustrini della mondanità, quante parole vuote alla ribalta. 
Noto  quanti parlano da “palcoscenici”; mentre Gesù parla dalla Via, nella Via cammina con me, ti offre la Via.

Nel quotidiano delle persone in ombra percepisco desiderio di Dio, un voler seguire: le persone concrete vogliono una Via da condividere, una direzione da seguire; non certamente vedere un palco davanti al quale stare paralizzato.

Lo vedo nel piacere  che qui a Parodi proviamo  nel camminare insieme, che trova subito la forza quando condividiamo una preghiera, nel momento in cui alziamo lo sguardo, o ci incoraggiamo riconoscendoci.

E così vedo la solitudine di chi è sconsolato, subito rinfrancato dalla eucarestia, dalla parola di Dio. 
Queste letture mi portano all’essenziale: Gesù, la sua Parola, il suo Pane, stare sulla Via.

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